Nelle nostre abitazioni riscontriamo sempre più spesso la formazione delle incrostazioni sui lavelli, box doccia, miscelatori, caldaie, ecc…
Le incrostazioni sono dovute principalmente alla precipitazione dei sali costituenti la durezza che si depositano sulle pareti in forma più o meno dura e coerente. Sono causa di riduzione dell’efficacia dell’impianto, del ridotto scambio termico, di occlusione di tubature e, spesso, sono responsabili di innesco di fenomeni corrosivi. Esse nuocciono al buon funzionamento delle lavatrici e delle lavastoviglie e, incrostando le serpentine, aumentano il consumo di energia. A seconda della durezza dell’acqua, i danni dell’incrostazione possono farsi sentire in qualche mese o in qualche anno, ma sono inevitabili quando l’acqua non è trattata.
Le nuove tecnologie per il risparmio energetico, caldaie a condensazione, riscaldamento a pannelli radianti, impianti solari ecc. sono sempre più sensibili alla qualità dell’acqua tanto che un mancato trattamento porta a precoci perdite di rendimento deludendo le aspettative; inoltre potrebbe portare all’invalidazione della garanzia delle apparecchiature stesse. Queste perdite di rendimento oltre vanno ridurre la durata dell’impianto idraulico e delle apparecchiature ad esso allacciate, fanno aumentare considerevolmente il CONSUMO DI ENERGIA. L’incrostazione, infatti, isola la sorgente di calore dall’acqua e provoca uno spreco di combustibile che aumenta con l’aumentare dell’incrostazione.
Per ovviare a questi problemi si consiglia l’installazione di un addolcitore.